PAROLE AL VENTO
UN PIANO PER L’ENERGIA 2023
LABORATORIO DI INCONTRI MULTIMEDIALI PER COMPRENDERE IL TEMPO E LO SPAZIO IN CUI VIVIAMO
DAL 15 MARZO AL 14 GIUGNO
PALAZZO GRANAIO
Largo Papa Giovanni XXIII
Settimo Milanese
ore 21:00
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
PAROLE AL VENTO consiste in un ciclo di appuntamenti, a cavallo tra il radio show e la lezione concerto.
Un laboratorio informale pensato come occasione d’incontro e confronto tra pubblico, artisti e protagonisti della cultura intorno a un tema specifico.
Ogni appuntamento è progettato come un racconto spettacolo, atto a svelare la meravigliosa relazione tra la magia dell’espressione artistica e la quotidianità, in cui ciascuno di noi è immerso attraverso aneddoti, curiosità e angoli segreti che spesso si celano dietro a ogni immaginario poetico.
MERCOLEDì 15 MARZO | UMBERTO PETRIN
jazz, soul e altre divagazioni:
il jazz incontra la musica soul-funk anni 70/80
Dopo il successo ottenuto con l’album “Everybody Dance – The Music of Chic” (pubblicato come allegato della storica rivista Musica Jazz nel febbraio 2022), il pianista e compositore Umberto Petrin propone un programma che affianca brani originali o di recenti autori della musica jazz a temi legati al genere soul-funk degli anni ’70 e ’80, alla storica etichetta Motown Records o a formazioni come The Commodores, Chic e interpreti come Diana Ross, Patrice Rushen, Ashford & Simpson, Lamont Dozier, Marvin Gaye, per dimostrare che la musica black ha un’unica radice, una matrice blues inconfondibile. Si potranno riconoscere frammenti tuttora utilizzati dai dj per creare i propri loop o remixare le versioni originali. I brani in programma si alterneranno a brevi aneddoti, curiosità e piccole narrazioni che renderanno il concerto gradevole anche per un pubblico meno avvezzo al genere jazz e potranno emozionare chi ha vissuto l’epoca dell’arrivo in Italia della disco music, del funky, del soul. Un concerto adatto a tutti, che diverte, emoziona, appassiona e incuriosisce, come dimostrato dalle recenti repliche che hanno attirato un pubblico di ogni generazione.

MERCOLEDì 15 MARZO | UMBERTO PETRIN
jazz, soul e altre divagazioni:
il jazz incontra la musica soul-funk anni 70/80
Dopo il successo ottenuto con l’album “Everybody Dance – The Music of Chic” (pubblicato come allegato della storica rivista Musica Jazz nel febbraio 2022), il pianista e compositore Umberto Petrin propone un programma che affianca brani originali o di recenti autori della musica jazz a temi legati al genere soul-funk degli anni ’70 e ’80, alla storica etichetta Motown Records o a formazioni come The Commodores, Chic e interpreti come Diana Ross, Patrice Rushen, Ashford & Simpson, Lamont Dozier, Marvin Gaye, per dimostrare che la musica black ha un’unica radice, una matrice blues inconfondibile. Si potranno riconoscere frammenti tuttora utilizzati dai dj per creare i propri loop o remixare le versioni originali. I brani in programma si alterneranno a brevi aneddoti, curiosità e piccole narrazioni che renderanno il concerto gradevole anche per un pubblico meno avvezzo al genere jazz e potranno emozionare chi ha vissuto l’epoca dell’arrivo in Italia della disco music, del funky, del soul. Un concerto adatto a tutti, che diverte, emoziona, appassiona e incuriosisce, come dimostrato dalle recenti repliche che hanno attirato un pubblico di ogni generazione.

MERCOLEDì 12 APRILE | FRANCESCA BADALINI
le pianiste compositrici: da Clara Schumann a Tori Amos
“Gli uomini sono donne che non ce l’hanno fatta” esclamò il geniale comico Groucho Marx già sessant’anni or sono. Una frase che suscita ancora oggi molta ilarità mista a una tenera compassione per “gli uomini” e un senso di orgoglioso riscatto per “le donne”. Una battuta che sposta immediatamente l’attenzione su un tema attualissimo, laddove quello della parità di genere rappresenta nelle moderne società un importante e qualificante indice di una civiltà sempre più evoluta. Anche nel mondo della musica – così come in moltissimi altri ambiti della cultura, della società, della politica e dell’arte – la questione della parità di genere è oggi ampiamente dibattuta. Le compositrici donne, di fatto, in epoche passate, erano largamente escluse dall’educazione musicale formale. Ciò nonostante, alcune di loro non si sono arrese e, perseverando nel loro intento, si sono guadagnate uno spazio significativo nel mondo della composizione e dell’esecuzione musicale del loro tempo. Il progetto musicale della pianista Francesca Badalini indaga proprio questo territorio, spaziando nei diversi generi musicali per raccontarci di influenti protagoniste della musica di epoche diverse come Maria Teresa D’Agnesi (1720-1795) e Tory Amos (1963), Fanny Mendelssohn (1805-1847) e Meredith Monk (1942), Lili Boulanger (1893-1918) e Rachel Portman (1960) e molte altre ancora.

MERCOLEDì 12 APRILE | FRANCESCA BADALINI
le pianiste compositrici: da Clara Schumann a Tori Amos
“Gli uomini sono donne che non ce l’hanno fatta” esclamò il geniale comico Groucho Marx già sessant’anni or sono. Una frase che suscita ancora oggi molta ilarità mista a una tenera compassione per “gli uomini” e un senso di orgoglioso riscatto per “le donne”. Una battuta che sposta immediatamente l’attenzione su un tema attualissimo, laddove quello della parità di genere rappresenta nelle moderne società un importante e qualificante indice di una civiltà sempre più evoluta. Anche nel mondo della musica – così come in moltissimi altri ambiti della cultura, della società, della politica e dell’arte – la questione della parità di genere è oggi ampiamente dibattuta. Le compositrici donne, di fatto, in epoche passate, erano largamente escluse dall’educazione musicale formale. Ciò nonostante, alcune di loro non si sono arrese e, perseverando nel loro intento, si sono guadagnate uno spazio significativo nel mondo della composizione e dell’esecuzione musicale del loro tempo. Il progetto musicale della pianista Francesca Badalini indaga proprio questo territorio, spaziando nei diversi generi musicali per raccontarci di influenti protagoniste della musica di epoche diverse come Maria Teresa D’Agnesi (1720-1795) e Tory Amos (1963), Fanny Mendelssohn (1805-1847) e Meredith Monk (1942), Lili Boulanger (1893-1918) e Rachel Portman (1960) e molte altre ancora.

MERCOLEDì 10 MAGGIO | MICHELE FAZIO
L’ACROBATA: una vita da pianista:
dal campetto di calcio ai film di Sergio Rubini
Michele Fazio è certamente da annoverare tra i migliori pianisti e compositori italiani contemporanei. Nato a Bari, vive e lavora a Milano da diversi anni, oltre a sviluppare un’intensa attività concertistica in centro e nord Europa proponendo una vena melodica di grande impatto e suggestione sia in ambito jazz, sia come compositore di colonne sonore per il teatro e per il cinema (per i registi Mino De Cataldo e Sergio Rubini). Ha collaborato con artisti e cantanti jazz, blues e di musica leggera come Patty Pravo, Fabio Concato, Gianluca Grignani, Francesco Tricarico, Ronnie Jones, Joyce Elaine Yuille, Judith Emeline, Dagmar Segbers ed altri.
La sua discografia come leader solista invece si riassume in tre album particolarmente apprezzati anche sulla scena internazionale come: “Visione Passeggera” (2010), “L’Acrobata” (2014) e “Free” (2020) prodotti per Abeat Records.
La serata per PAROLE AL VENTO lo vedrà impegnato in un dialogo serrato col pubblico nel corso del quale tra aneddoti e racconti svelerà la sua intensa e raffinata parabola artistica.

MERCOLEDì 10 MAGGIO | MICHELE FAZIO
L’ACROBATA: una vita da pianista:
dal campetto di calcio ai film di Sergio Rubini
Michele Fazio è certamente da annoverare tra i migliori pianisti e compositori italiani contemporanei. Nato a Bari, vive e lavora a Milano da diversi anni, oltre a sviluppare un’intensa attività concertistica in centro e nord Europa proponendo una vena melodica di grande impatto e suggestione sia in ambito jazz, sia come compositore di colonne sonore per il teatro e per il cinema (per i registi Mino De Cataldo e Sergio Rubini). Ha collaborato con artisti e cantanti jazz, blues e di musica leggera come Patty Pravo, Fabio Concato, Gianluca Grignani, Francesco Tricarico, Ronnie Jones, Joyce Elaine Yuille, Judith Emeline, Dagmar Segbers ed altri.
La sua discografia come leader solista invece si riassume in tre album particolarmente apprezzati anche sulla scena internazionale come: “Visione Passeggera” (2010), “L’Acrobata” (2014) e “Free” (2020) prodotti per Abeat Records.
La serata per PAROLE AL VENTO lo vedrà impegnato in un dialogo serrato col pubblico nel corso del quale tra aneddoti e racconti svelerà la sua intensa e raffinata parabola artistica.

MERCOLEDì 14 GIUGNO | LAURA FEDELE + BARNY
SOLA CON UN CANE:
Canzoni e dissertazioni tragicomiche sulla solitudine
“Questo spettacolo mi è stato suggerito dalla vita stessa. Barney – mio cane e compagno inseparabile da circa sei anni – ha sempre dimostrato una certa propensione a stare sul palco.” In questo progetto la relazione a due (performer-pubblico), si apre quindi per accogliere in scena un terzo elemento; che, pur non facendo praticamente nulla, con la sua presenza accentua il lato estemporaneo della performance, aggiungendo un margine di variabilità agli eventi. Lo spettacolo è stato selezionato per la rassegna letteraria Parolario di Como, e per Mangiamusica/ Mangiacinema di Cantù/Parma. Inoltre è andato in scena nello storico Club Zelig di Milano dove ha ottenuto un caloroso riscontro da parte del folto pubblico presente, pur non trattandosi di cabaret, ma di canzone-teatro.
Lo spettacolo si sviluppa attraverso un’alternanza di monologhi e canzoni: 10 quadri che affrontano il tema della solitudine in modo ironico e brillante. Il tono è colloquiale, confidenziale, quasi una chiacchierata con il pubblico; a tratti, monologhi e brani confluiscono l’uno nell’altro, in un gioco ritmico che lascia spazio anche all’improvvisazione. Il tutto sotto l’attenta supervisione di Barney, il cane, vero “Muso Ispiratore” di questo spettacolo. Il repertorio spazia tra brani celebri del jazz e della canzone d’autore come “Solitude” di Duke Ellington, “Disperato erotico stomp” di Lucio Dalla, “The man I love” di Gerswhin, “I soli” di Gaber, “Smile” di Charlie Chaplin e “Conversazione” resa celebre da Mina.

MERCOLEDì 14 GIUGNO | LAURA FEDELE + BARNY
SOLA CON UN CANE:
Canzoni e dissertazioni tragicomiche sulla solitudine
“Questo spettacolo mi è stato suggerito dalla vita stessa. Barney – mio cane e compagno inseparabile da circa sei anni – ha sempre dimostrato una certa propensione a stare sul palco.” In questo progetto la relazione a due (performer-pubblico), si apre quindi per accogliere in scena un terzo elemento; che, pur non facendo praticamente nulla, con la sua presenza accentua il lato estemporaneo della performance, aggiungendo un margine di variabilità agli eventi. Lo spettacolo è stato selezionato per la rassegna letteraria Parolario di Como, e per Mangiamusica/ Mangiacinema di Cantù/Parma. Inoltre è andato in scena nello storico Club Zelig di Milano dove ha ottenuto un caloroso riscontro da parte del folto pubblico presente, pur non trattandosi di cabaret, ma di canzone-teatro.
Lo spettacolo si sviluppa attraverso un’alternanza di monologhi e canzoni: 10 quadri che affrontano il tema della solitudine in modo ironico e brillante. Il tono è colloquiale, confidenziale, quasi una chiacchierata con il pubblico; a tratti, monologhi e brani confluiscono l’uno nell’altro, in un gioco ritmico che lascia spazio anche all’improvvisazione. Il tutto sotto l’attenta supervisione di Barney, il cane, vero “Muso Ispiratore” di questo spettacolo. Il repertorio spazia tra brani celebri del jazz e della canzone d’autore come “Solitude” di Duke Ellington, “Disperato erotico stomp” di Lucio Dalla, “The man I love” di Gerswhin, “I soli” di Gaber, “Smile” di Charlie Chaplin e “Conversazione” resa celebre da Mina.

Scarica qui la locandina con il programma di Parole al Vento
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